Sfumature
Ripenso ai giorni, sereni,
quando ero fanciullo,
allora la vita, non aveva
sfumature…
Il pianto per le ginocchia sbucciate,
non aveva sfumature…
il sighiozzo e il pianto dirotto,
per la perdita di un gatto…
Profondo il dolore
per un fratellino perso,
alla vita nostra,
mai nato.
E ai piedini, scarpe strette, di povertà,
calzate, costi quel che costi,
senza sfumature…
e tanti calzavano
ancora i “ cospi “.
I calzoni dalle larghe toppe,
dal colore diverso… una sfumatura,
gli occhi grandi, la pancia vuota,
polenta e latte, mattina e sera.
Anche la gioia, senza sfumature,
rincorrere una ragazzina,
tra i prati in fiore…
tutti i diritti riservati
Bruno, quanto mi piacciono le tue poesie. Nutrono l'anima.
RispondiEliminaCaro Bruno, che dirti? E' bellissima!! Grazie per questi tuoi versi nati da un cuore generoso come il tuo. Un caro abbraccio
RispondiEliminaSusanna