sabato 29 dicembre 2012

FARESTI MEGLIO A RALLENTARE...













DANZA LENTA





Hai mai guardato i bambini in un girotondo?
O ascoltato il rumore della pioggia
quando cade a terra?
O seguito mai lo svolazzare  
Irregolare di una farfalla?
O osservato il sole allo
svanire nella notte?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Percorri ogni giorno in volo?
Quando dici “ come stai ? “ 
ascolti la risposta?
Quando la giornata è finita
ti stendi sul letto   
con centinaia di questioni successive       
che ti passano in testa?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce    
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Hai mai detto a tuo figlio,  
“ lo faremo domani? “   
senza notare nella fretta,   
il suo dispiacere?
Mai perso il contatto,
con una buona amicizia?
Che è poi finita perché
tu non hai mai avuto tempo        
di chiamare e dire “ ciao “ ?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce,   
il tempo è breve.
La musica non dureà.
Quando corri così veloce   
Per giungere da qualche parte   
ti perdi la metà del piacere di andarci.
Quando ti preoccupi e corri tutto il giorno,
come un regalo mai aperto e gettato via…
la vita non è una corsa.
Prendila piano.
Ascolta la musica.

Scritta da una adolescente malata terminale di cancro.








Guarda, ascolta, vivi. DANZA LENTA

DANZA LENTA

Hai mai guardato i bambini in un girotondo ?
O ascoltato il rumore della pioggia
quando cade a terra?
O seguito mai lo svolazzare
irregolare di una farfalla ?
O osservato il sole allo
svanire della notte?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Percorri ogni giorno in volo ?
Quando dici "Come stai?"
ascolti la risposta?
Quando la giornata è finita
ti stendi sul tuo letto
con centinaia di questioni successive
che ti passano per la testa ?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Hai mai detto a tuo figlio,
"lo faremo domani?"
senza notare nella fretta,
il suo dispiacere ?
Mai perso il contatto,
con una buona amicizia
che poi finita perché
tu non avevi mai avuto tempo
di chiamare e dire "Ciao" ?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Quando corri cosi veloce
per giungere da qualche parte
ti perdi la metà del piacere di andarci.
Quando ti preoccupi e corri tutto
il giorno, come un regalo mai aperto . . .
gettato via.
La vita non è una corsa.
Prendila piano.
Ascolta la musica.

Scritta da una adolescente malata terminale




Guarda, ascolta, vivi. DANZA LENTA


DANZA LENTA

Hai mai guardato i bambini in un girotondo ?
O ascoltato il rumore della pioggia
quando cade a terra?
O seguito mai lo svolazzare
irregolare di una farfalla ?
O osservato il sole allo
svanire della notte?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Percorri ogni giorno in volo ?
Quando dici "Come stai?"
ascolti la risposta?
Quando la giornata è finita
ti stendi sul tuo letto
con centinaia di questioni successive
che ti passano per la testa ?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Hai mai detto a tuo figlio,
"lo faremo domani?"
senza notare nella fretta,
il suo dispiacere ?
Mai perso il contatto,
con una buona amicizia
che poi finita perché
tu non avevi mai avuto tempo
di chiamare e dire "Ciao" ?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Quando corri cosi veloce
per giungere da qualche parte
ti perdi la metà del piacere di andarci.
Quando ti preoccupi e corri tutto
il giorno, come un regalo mai aperto . . .
gettato via.
La vita non è una corsa.
Prendila piano.
Ascolta la musica.

Scritta da una adolescente malata terminale



giovedì 27 dicembre 2012

AMAREZZA...













AMAREZZA







Tra le mani, foglie d’un autunno, amaro,
inutili pagine di un libro chiamato vita,
bruciate dal tempo, che non leggo più,
è finito l’ attimo del pensiero puro.

E il  vento, sfoglia, adagio, le pagine,
a rinverdire il ricordo di chi non c’è più,
e l’ amaro ti entra, dagli occhi, al cuore,
ma è finito anche il tempo di sognare…

Attendo, sereno,  che adagio, adagio,
il vento legga sul mio libro, la parola fine.
Avrei ancora un sogno, un desiderio,
vorrei che si chiudesse quando è maggio…

Resterà di me un libro, forse un fiore,
ad aspettarmi, in cielo, una donna bruna,
pregherà per me, una bimba lontana,
e Dio dirà, che anche questo è amore…

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mercoledì 26 dicembre 2012

...e una grande voglia di eternità.

















QUELLO CHE RESTERA’


Ora , che non ci sei più,
so cosa mi resterà di te.
Mi resterà il tuo ricordo :

Resteranno due occhi limpidi,
resterà il tuo sorriso, la tua dolcezza…
Resterà il tuo amore tenero
e libero ...
resteranno capelli sciolti
al vento ribelli,
resteranno lunghi sguardi , senza parole
e infinite parole senza uno sguardo…
resteranno due mani che si cercano
per struggenti abbracci .
Resterà la tua voce chiara
che mi sapeva parlare,
tu che mi capivi , ed hai reso più dolce
questa mia vita  amara…

Ed ora mi resta un profondo dolore
che mi stringe il petto
E una grande voglia di eternità,
ecco cosa mi resterà…


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DENIM per l' uomo che non deve chiedere mai...





Denim








Fragranza di profumo maschile, 
che non devi chiedere mai,
che versi sul viso 
e poi assieme ad una lacrima
scende. 

Alchimia di odori ancestrali 
destinati a rubare emozioni, 
“ che buon profumo
hai messo oggi!” 
Ma non scendeva nel cuore. 

Amore ho trovato, 
ed ho perso,
e non cercava l’ odore del Denim,
e aveva il profumo
di un corpo di donna, sudato…

E amore io cerco, ancora, 
con la neve d’ estate, 
ed i fiori d’ inverno,
ma non ho più l’ odore di Denim,
ora profumo di cera…

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domenica 23 dicembre 2012

QUANDO VERRA' IL TUO CIELO...






LASCIA CHE SIA …






Quando verrà il Tuo cielo,
Signore ,
lascia che ci sia per me
un momento di gioia,
magari solo uno,
se non è irriverente
chieder tanto...

Avrò, tra le mie mani tremanti,
una rosa rossa,
da donare alla mia amata .
E lascia che sia amore ,
solo amore, quel momento :
Lasciami rivedere il suo viso dolce,
lascia che i nostri occhi
si incontrino ancora un attimo…
lascia che accarezzi i suoi capelli,
lasciami baciare le sue labbra,
e lascia che sia amore ,
solo amore,
per una volta ancora...

Posarò la mia rosa 
sul suo seno,
stringerò forte la sua mano,
e poi andrò via …
ma per un istante,
lascia che sia …


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sabato 22 dicembre 2012

AMICI PER SEMPRE un regalo di Natale diverso.

AMICI
PER
SEMPRE

un regalo di Natae diverso.

Se ami gli animali e vuoi aiutarli in maniera concreta, a Natale aquista queto libro nato da un idea della scrittrice trentina Lara Zavatteri e con la collaborazione di scrittrici e scrittori di tutta Italia, tra i quali ci sono anche io con i miei racconti.
I proventi dei diritti della vendita di questo libro, andranno all’ Associazione Canile di Naturno Onlus.
Grazie a nome dei nostri amici a quattro zampe.

Bruno Agosti

giovedì 20 dicembre 2012

Buon Natale a tutti !

Natale

Natale, ogni anno  è una sera,  
con il fuoco che schizza e che fuma, 
con la mente, fanciulla che spera,
e la buccia d’ arancia che profuma, 

E’ il Natale d’ un Bimbo lontano, 
un racconto lontano di nonna.  
È il regalo promesso da un anno,
è una madre che canta la ninna nanna…

Erano piedini dai rossi geloni, 
erano guanti, bucati dal tempo, 
erano toppe sui pantaloni, 
era un berretto rubato dal vento…

Un fiocco di neve, che gioca, 
con altri, che scendon dal cielo,
la voce d’ un bimbo, un po’ roca, 
pèr la gioia di avere un regalo.

Un arancia, i fichi, i torroni, 
e le scarpe che non fanno male,
la promessa di esser più buoni, 
e mi manca, questo  Natale !



Tutti i diritti riservati

domenica 16 dicembre 2012

Quando i sogni diventano poesia...

IL CASTELLO


E mi siedo a rimirare il vecchio maniero,
l’ardita torre, il nero pozzo,
ora di lucertole e di serpi silenzioso impero,
Simbolo di antica storia ormai passata.
Lo stesso sol di maggio batte ancora sul portale .

Ma un vociar di gente dall’interno, mi trae il pensier,
ed entro.
Ed il castello s’anima, come allora,
di dame, cavalieri, di menestrelli e di scudieri.

E ascolto narrar la vita di lor, quotidiana :
sento dir di decime, di torre, di gogna, 
e di passar per spada
di spie , di tradimenti, di donne e di duelli.

La sentinella, insonnolita s’appoggia all’elsa della spada.
Sento narrar dal Conte, a bassa voce,
di novelle spose, dopo il calar del sole, violentate.
E soddisfatto, ride…

Prendetelo !
Tuona una voce
E due possenti braccia m’abbrancarono,
un corruscar di spade ed bandire d’ordini 
risuona nel castello.
Chi sei ? Che fai ? Che vuoi  ? Donde vieni ?
Straniero!

E parlo, e spiego, 

ma perché non mi capite?

In ginocchio, spia !
Sentenzia il Conte.
Poi un cenno, rapido, col capo
E dal manipolo di guardia un guerriero mi s’affianca
A spada tratta.

Signori, no, vi prego, vi sbagliate !
Ma la lama s’alza verso il cielo minacciosa
E dritta cala.

Signore, signore mi sai dire il nome

Del Conte signore del castello ?
Mi chiede una bambina scuotendomi una mano .

Dal sogno allor mi desto, ed il bel sol di maggio
Illumina il ridente suo visetto,
con lei anch’io sorrido soddisfatto.
Poi, con la certezza di chi ha visto,
mi metto a raccontare, adagio, adagio :
“ C’era una volta un Conte, assai malvagio … “


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La vita dà, la vita toglie e restano i ricordi.

sabato 15 dicembre 2012

DEDICATA AI 20 BAMBINI UCCISI IN AMERICA.











Piccoli indiani








Non abbiate timore, piccoli yankee,
di correre con noi, nei verdi pascoli
cosparsi di totem e tende abbandonate,
dove il freddo e i fucili non fanno morire
dove l’ arco giacie assime alle frecce,
spezzate…

Ora siamo tutti piccoli indiani,
trafitti dalle frecce del nostro tempo,
che non abbiamo capito allora,
che non riuscite a spiegarci ora,
ma lasciateci giocare assieme !

Un rullare, mesto, di tamburi di guerra,
il pianto delle madri, oltre le colline,
una selva di fiori e palloncini,
il cane che abbaia e vi cerca
per giocare ancora…


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Zita : onestà, semplictà, dignità e tanto lavoro.

venerdì 14 dicembre 2012

Il Natale ai miei tempi...








Natale








Natale, ogni anno  è una sera,  
con il fuoco che schizza e che fuma, 
con la mente, fanciulla che spera,
e la buccia d’ arancia che profuma, 

E’ il Natale d’ un Bimbo lontano, 
un racconto lontano di nonna.  
È il regalo promesso da un anno,
è una madre che canta la ninna nanna…

Erano piedini dai rossi geloni, 
erano guanti, bucati dal tempo, 
erano toppe sui pantaloni, 
era un berretto rubato dal vento…

Un fiocco di neve, che gioca, 
con altri, che scendon dal cielo,
la voce d’ un bimbo, un po’ roca, 
pèr la gioia di avere un regalo.

Un arancia, i fichi, i torroni, 
e le scarpe che non fanno male,
la promessa di esser più buoni, 
e mi manca, questo  Natale !



Tutti i diritti riservati