sabato 8 dicembre 2012

Mi ricordo fiori d' inverno...

Fiori d’inverno

E ricordo fiori 
d’ inverno, 
dipinti sulle finestre, 
fantasie, astratte,
del gelo della notte.

Il caldo del sasso, 
come un grande uovo, 
spinto in fondo al letto, 
dai freddi piedini,
per far posto al culetto… 

E una birba di gatto 
che ti si infilava sotto, 
a  rubarti il tepore, 
col suo falso rosario
che tutto era, tranne amore… 

Il vaso sotto il letto, 
per far pipì, 
che era meglio tenere 
fino al mattino, 
per non veder gelare 
perfino il … pisellino.

Erano tempi di “ magra “
ma erano tempi belli, 
latte e patete, al mattino, 
poi, piano piano, mia madre, 
mi pettinava i capelli…

A scuola alle otto, la mattina,
pane e gianduia dall’ Anetti, 
titti in fila, ai dieci minuti, 
un sorso d’acqua della vecchia fotana, 
tanto studio e tanta disciplina.

A mezzodi’, si tornava casa, a frotte,
tutti  assieme, “popi e pope”, 
si riprendendeva poi all’ una e trenta,
ma lo stomaco e il pensiero, 
avevano un comune desiderio :
la polenta…


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